Come facile intuire, la particolarità di questa ricetta è che il condimento viene cotto a bagnomaria, così come a bagnomaria avviene la fase finale di cottura della pasta.

Con questo metodo di cottura “delicato” si preservano molto bene le particolarità organolettiche degli ingredienti e i loro aspetti nutritivi. Allo stesso modo anche la pasta viene “idratata” e amalgamata al sugo in una maniera particolarmente “dolce” e poco aggressiva.

Naturalmente gli ingredienti, in particolar modo il pomodoro, dovranno essere di primissima qualità.

Si raccomanda, anche se cosa ovvia, di scolare la pasta molto “al dente” in quanto nel bagnomaria continuerà ancora a cuocere, anche se più lentamente. Per lo stesso motivo si sconsiglia di usare per questa ricetta quei tipi di pasta che hanno un punto di cottura critico, quelle paste cioè che “non tengono bene la cottura”.

Spaghetti di Maratea